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MOSTRA FOTOGRAFICA



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HASANKEYF, di Storia, di Terra e di Acqua...


MOSTRA FOTOGRAFICA di GIOVANNI SACCHETTI

21 settembre 2012 h 18:00
VILLA DE LOLLIS, CASALINCONTRADA, CH


IN OCCASIONE DELLA XVI° EDIZIONE DELLA FESTA DELLA TERRA

VIVERE SANO - ABITARE SANO 17/23 settembre 2012

 

HASANKEYF di Storia, di Terra e di Acqua… Il villaggio di Hasankeyf rappresenta uno dei tesori storico-artistici della Turchia sud-orientale, compreso nel triangolo tra le città di Diyarbakir, Batman e Mardin. E' uno dei più antichi insediamenti della Mesopotomia con 12.000 anni di storia, in gran parte, dislocato sulle sponde rocciose della riva destra del Tigri. E' il luogo dove si incontrano le culture provenienti dall'Asia Centrale, dall'Iran, dalla Mesopotamia con quelle provenienti da Occidente. Vista la posizione strategica sul fiume Tigri, nel corso dei secoli si sono susseguite diverse civiltà nel controllo della città. Le caverne scavate nelle pareti di roccia che costeggiano il fiume furono abitate fino agli anni 60, quando le autorità turche le evacuarono con la forza in previsione dei futuri progetti di dighe. Un resoconto scientifico documenta il fatto che la Valle del Tigri e Hasankeyf corrispondono ai criteri indicati dall'UNESCO per i Luoghi da inserire nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Hasankeyf e la Vallata rispettano ben nove dei dieci criteri, e per questo, sono uno dei luoghi più rilevanti del mondo. Su questo gioiello della cultura mesopotamica, inserito in un contesto di grande ricchezza naturalistica quale quello della valle del Tigri, incombe però da più di cinquant'anni lo spettro dell'annientamento ad opera del progetto GAP (Guney Andolu Projesi), che sommergerebbe l'intera valle. Il GAP è il colossale progetto governativo di sviluppo idrico infrastrutturale nel sud-est della Turchia che prevede la costruzione di 22 dighe e 19 impianti idroelettrici sui fiumi Tigri, Eufrate ed i loro affluenti, la costruzione di tre dighe per l' irrigazione di 1,8 milioni di ettari di terra coltivabile oltre che la costruzione di diverse strutture per lo sviluppo economico della regione. Una delle principali opere del GAP è rappresentata dall'impianto Ilisu, a circa 65 km da Hasankeyf, lungo il fiume Tigri e che dovrebbe essere terminata entro il 2014. La diga, la più grande in Turchia dopo la diga Ataturk sul fiume Eufrate, sarà alta 138 metri, larga 1.820 metri e creerà un lago artificiale ampio 313 chilometri quadrati; avrà una centrale elettrica con 1.200 MW di potenza per la produzione di circa 3.800 GWh l'anno di energia, che rappresenterebbe il 2% circa delle esigenze nazionali di elettricità. Al 2011, il completamento dei lavori previsto per il 2016 viene anticipato di due anni al 2014. L'opera, porterà a sommergere 199 villaggi e a costringere circa 78 mila persone di etnia curda a dislocarsi altrove. A causa dei pesanti impatti ambientali e dei rischi di un possibile conflitto per l'acqua del Tigri e l'Eufrate nella regione, connessi al faraonico progetto idrico, la Banca mondiale si è rifiutata di finanziare qualsiasi progetto del GAP sin dal 1984, nonostante sia uno dei finanziatori storici delle dighe degli ultimi 50 anni. Contro gli impatti archeologici e culturali del progetto si è levata l'autorevole voce del World Archaeological Congress che ha richiesto al governo inglese di non finanziare il progetto. L'acqua e la terra sono da sempre elementi fondamentali nella vita degli esseri umani, e da sempre il dominio su di esse ha dato origine a stati di tensione economica e sociale. Le foto della mostra si snodano in un percorso attraverso il fiume Tigri, gli antichi resti archeologici, il villaggio di Hasakeyf e le caverne scavate sulle sponde rocciose della riva destra del fiume Tigri.