La Mesopotamia, terra di antichissime civiltà abitata da un popolo custode di ricca cultura e tradizione, in lotta per la propria libertà.
9 giorni, 30 settembre / 08 ottobre 2010
Direzione e assistenza: Giovanni Sacchetti
Per iscrizioni entro il 30 luglio sconto 10 %
Il viaggio fotografico in Kurdistan è rivolto agli appassionati che vogliono approfondire gli aspetti della fotografia di reportage.
Le giornate saranno dedicate all’esecuzione di scatti particolarmente suggestivi non solo per i paesaggi che caratterizzano questo viaggio ma anche per l’incontro con le popolazioni locali e le loro tradizioni.
I partecipanti avranno il compito di creare un racconto per immagini (portfolio) dei luoghi attraversati e dei momenti di vita vissuti. Bisognerà andare oltre la serie di “belle fotografie” o “stereotipate”. La fotografia di viaggio deve essere realizzata ponendo attenzione soprattutto alle “sollecitazioni” che provengono dal luogo, “ascoltarne” le voci, “intuirne” i cambiamenti, il tutto raccontato senza perseguire pregiudizi. Questo “raccontare con le immagini” non si riduce nella semplice scelta tecnica, dell’inquadratura, della luce o dell’obiettivo da usare, ma bisogna esprimere un personale modo di vedere le cose, lo stile particolare, attraverso il quale il fotografo rappresenta e fa propria l’esperienza vissuta.
La sera sarà dedicata all’analisi del lavoro sviluppato durante il giorno, con dibattito ed editing.
L’esperienza visssuta nei miei numerosi reportage, mi permetterà di guidarvi in questo viaggio, che è prima di tutto uno scambio culturale e sociale.
I partecipanti, non saranno semplici viaggiatori che racconteranno in maniera superficiale e distaccata la realtà che si incontrerà, ma ne saranno parte. Il contatto con la popolazione locale e le famiglie dove si dormirà per alcune notti, ci darà modo di avere una prospettiva intima e privilegiata per poter creare un percorso fotografico che riassuma l’intensità dei momenti e delle sensazioni vissute in prima persona, con un’attenzione particolare all’aspetto socio-culturale.
Un’avventura unica per fotografare e scoprire la vera anima dei luoghi e delle comunità locali, con un occhio sempre attento alla sicurezza e al programma proposto, da vivere con un minimo di spirito di adattamento e di condivisione con i compagni di viaggio, nello spirito e nella pratica di un TURISMO RESPONSABILE, ALTERNATIVO E SOLIDALE!
Mostra fotografica:
Verrà realizzata una mostra fotografica collettiva del lavoro svolto, selezionato tra tutti i partecipanti al viaggio fotografico, in occasione della serata di conoscenza per il popolo Kurdo, con data da definire.
Presentazione:
L’Anatolia Orientale e Sud-Orientale, cioè il Kurdistan turco, è anche una parte della… “Mesopotamia”, affascinante terra impregnata di antica cultura, cosparsa dalle vestigia di una storia plurimillenaria e di molte civiltà prestigiose, oltre che luogo di nascita “della” civiltà tout court. Ed ovunque ci si imbatte, appunto, nelle tracce lasciate da questo ricchissimo passato, frammiste alle tradizioni viventi di un popolo che, all’orgoglio di essere l’erede di tale passato, ha saputo fondere la sua odierna lotta per la propria libertà.
Il “Viaggio Fotografico in Kurdistan” si propone di cogliere e documentare tale intreccio tra i diversi aspetti salienti di questa regione: un ambiente naturale propizio (che offre al visitatore invitanti bellezze paesaggistiche), i retaggi di una storia ricca e varia (rintracciabili nelle tracce artistche ed architettoniche da essa lasciate), la vivacità di un’identità culturale plurisecolare (continuamente riproposta dalle numerose manifestazioni locali impregnate di tradizioni popolari), la presenza diffusa di un tessuto sociale solidale (percepibile nell’affiatamento della vita familiare e di villaggio, e nella calorosa ospitalità), la situazione di non meno antica oppressione da parte dei poteri dominanti (riscontrabile sia nei suoi aspetti politici che in quelli socio-economici: povertà, sottosviluppo, emarginazione, emigrazione interna forzata…) nonché le problematiche del movimento di liberazione.
Periodo: 9 giorni – dal 30 settembre al 08 ottobre 2010
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